Residenza Guaschino
Nato il 18 novembre 1909 in un piccolo centro vicino a Moncalvo, nel luglio 1932, non ancora ventitreenne, consegui brillantemente la Laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Genova.
Dopo l'esperienza come medico del Penitenziario di Pianosa (dal 1933 al 1935) e quella presso il Sanatorio Borsalino di Alessandria, il novembre 1938, dopo aver vinto il concorso, prese servizio come Medico Condotto a Solero, con l'intenzione di continuare anche l'attività di tisiologo ( nel frattempo aveva partecipato, vincendolo, al concorso per la direzione dell'istituendo sanatorio di Asti)
Di fatto non si allontanò più da Solero dedicandosi totalmente alle cure fisiche, ma non solo, degli abitanti di questo paese, cui si senti sempre profondamente legato.
Le uniche assenze dal servizio, che all'epoca non prevedevano turni di riposo notturni o festivi, furono dettate da motivi di salute o da cause di forza maggiore, come negli anni della guerra. Dopo essere stato chiamato nel 1941 a prestare servizio presso l'Ospedale Militare di Alessandria, nel 1943 fu infatti richiamato al servizio militare e poi tradotto in Germania, dove conobbe le atrocità dei campi di concentramento. Fu rimpatriato nel maggio 1944, in piena guerra, dopo che i tedeschi ebbero preso atto del suo status di medico, che si dice abbia onorato anche in quel tragico frangente, con imparzialità e disinteresse.
La sua dedizione ai pazienti e il suo attaccamento alla professione ebbero un importante pubblico riconoscimento nel 1966, con l'assegnazione, nel settembre di quell'anno, del premio "Missione del Medico" istituito dalla Fondazione Carlo Erba di Milano.
Il ricordo delle sue doti umane e professionali, ed in particolare della sua sensibilità verso i bambini e gli anziani, ha indotto il Consiglio di Amministrazione dell'IPAB a intitolargli la Struttura, recentemente ristrutturata; in questo modo si è potuto dare seguito, alla raccolta di firme, con cui moltissimi Solerini avevano espresso il desiderio di ricordare con un gesto concreto, facendo conoscere ai più giovani , questa figura di medico e d'uomo, che ha segnato significativamente la vita del nostro paese.